Articolo di Don Maurizio Girolami.
Venerdì 24 novembre 2023 presso l’Aula magna del Seminario si è tenuto l’atto accademico inaugurale dell’anno scolastico 2023-2024 del nuovo Istituto Teologico Affiliato “Card. Celso Costantini” della Diocesi di Concordia-Pordenone. A tenere la prolusione è stata la prof.ssa suor Nathalie Becquart, prima donna nominata da papa Francesco sottosegretario del Sinodo dei vescovi e, quindi, membro con diritto di voto in un’assise che, fino ad ora, annoverava solo gli insigniti del grado episcopale.
La prof.ssa Becquart ha parlato di sinodalità come metodologia per vivere sia lo spirito del Concilio Vaticano II che la missione della Chiesa, guidata da una visione dinamica dell’identità della comunità credente. La sua appassionata relazione ha offerto molti spunti di riflessione frutto dell’intreccio tra lo studio, il contatto con le chiese dei cinque continenti e, soprattutto, il mese vissuto ad ottobre della prima sessione del Sinodo Generale dei vescovi sulla sinodalità. Il punto di partenza è stato la definizione della Chiesa sacramento, cioè segno e strumento dell’unione degli uomini con Dio e tra di loro, come si è espressa la Lumen Gentium. Il riferimento ai segni dei tempi, tema assunto dalla Gaudium et Spes, è stato ripreso come la cifra a cui la metodologia sinodale fa riferimento. L’esperienza compiuta negli ultimi due anni è una realtà da cui continuare a trarre insegnamenti. Come a nuotare non si impara se non ci si tuffa in acqua, così la sinodalità non si è potuta sperimentare se non vivendo l’ascolto, il dialogo, soprattutto, il silenzio in un clima di preghiera, lasciando sempre e indiscutibilmente il primato all’azione dello Spirito Santo.
Tra le molte cose che suor Nathalie ha messo sul tavolo ci sono due aspetti assolutamente da considerare come focali: il primato di Cristo e della missione e la sfida di discernere insieme per vivere la corresponsabilità missionaria. Cristo è il primo, sempre; la Chiesa vive del suo primato per ciascun credente. Tale primato, però, si rende visibilmente percepibile nella missione che ciascun battezzato attua per rispondere al meglio alla chiamata del vangelo. Sapendo che ogni dono è per il bene comune, non si può realizzare la propria vocazione se non nel contesto di una comunità che invoca l’aiuto al suo Signore. Essere in missione e discernere insieme sono sfide che si motivano dall’avere Cristo come punto di partenza. La relazione, dunque, è stata ricca e in grande sintonia con il cammino della nostra Chiesa diocesana che il prossimo gennaio celebra la sua Assemblea Sinodale generale. La serata è stata introdotta dal saluto del vescovo, del rettore del Seminario, dal Preside della Facoltà Teologica del Triveneto e dal segretario generale del cammino sinodale diocesano.
La conclusione è stata del pro-direttore dell’Istituto Teologico Affiliato, don Stefano Vuaran, che ha messo in luce i punti di novità del nuovo studio teologico aperto a tutti i battezzati, salutando i professori diventati emeriti e consegnando i diplomi di baccalaureato a due studenti, oggi diaconi. Il nuovo anno accademico è stato aperto e si offre ai fedeli della Diocesi come un’opportunità di alta formazione assai ricca.
(pubblicato su Il Popolo 3 dicembre 2023)