La vita accademica di un Istituto Teologico ha nel Dies Academicus uno dei suoi momenti più importanti. Segna sia il polso di una presenza così significativa dell’ambito teologico nel territorio e, nel contempo, è una sorta di ponte prospettico verso il nuovo anno accademico. La mattina di sabato 25 marzo 2023 si è aperta con il saluto del Vescovo di Concordia-Pordenone S.E. Mons. Giuseppe Pellegrini nell’Aula Magna del Seminario di Pordenone per l’Anno Accademico 2022-2023. «In questo tempo di attesa delle scelte da parte del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del nostro ITA (Istituto Teologico Affiliato) – ha evidenziato il Vescovo – rimarco che tale istituzione è per la nostra Diocesi l’unica realtà per la formazione teologica. Il mio desiderio è che l’ITA diventi sempre più luogo di una vivace attività accademica. Parlare di luoghi significa individuare situazioni di vita e processi da avviare. Il nostro ITA, pertanto, grazie al nutrito corpo docenti, dovrà essere attento a curare principalmente due luoghi: il luogo della ministerialità diffusa e il luogo dell’interculturalità. Si valorizzi al massimo la formazione teologica che prepara seminaristi e laici ad una ministerialità ordinata per i primi, e ad una ministerialità diffusa per i secondi. L’altro luogo è l’interculturalità: il nostro ITA, nei cinque anni accademici, sia abitato da giovani seminaristi che provengono da altri Paesi e culture che facilitano lo scambio internazionale. È un’opportunità per le parrocchie per coltivare l’accoglienza delle diversità culturali, rientrando poi nei loro paesi terminati gli studi. Per la teologia di domani ci è di guida Veritatis gaudium la Costituzione apostolica circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche quando evidenzia n. 5 che nel tempo attuale “gli studi ecclesiastici acquisiscano l’urgente compito di elaborare strumenti intellettuali in grado di proporsi come paradigmi d’azione e di pensiero utili all’annuncio in un mondo contrassegnato dal pluralismo etico-religioso”.
Il Preside Mons. Andrea Toniolo, nel portare il saluto della Facoltà Teologica del Triveneto, ha sottolineato come «la teologia non può essere marginale e la cultura odierna domanda formazione di spiritualità». Ha augurato buon lavoro al neo Pro-Direttore don Stefano Vuaran e ha ringraziato don Marino Rossi nel promuovere la Facoltà nel suo mandato.
Rispetto al canone classico di una Prolusione, in occasione di un Dies Academicus, il Prof. don Dario Vitali ha usato il registro della conversatio con l’intento, molto probabilmente, di intercettare i numerosi laici presenti. Il prof. Vitali, Ordinario di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, dopo un ampio excursus storico ha preso spunto anche dall’esperienza che sta vivendo in prima persona. Infatti, il 15 marzo scorso è stato nominato membro della Commissione preparatoria per la realizzazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Nel contempo ha evidenziato come «Papa Francesco stia coniugando i due paradigmi: quello della Chiesa popolo di Dio e quello di popolo di Dio che vive nelle Chiese. Nella sinodalità siamo tutti apprendisti (rievocando il gruppo di lavoro della Commissione alla quale fa parte). È importante riportare lo Spirito Santo al centro e che parli alla Chiesa tutta e alle Chiese nella totalità dei battezzati».
Il Pro-Direttore don Stefano Vuaran ha poi presentato l’attività accademica dello Studio Teologico evidenziando i seguenti punti. «L’anno 2022-2023 è un anno di transizione e di sperimentazione. L’ITA dallo scorso anno accademico ha aperto le proprie porte agli studenti laici. Attualmente sono 56 studenti tra ordinari e uditori. La Diocesi è grata ai docenti per l’impegno accademico, la produzione editoriale con pubblicazioni, articoli scientifici e divulgativi. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare il mio predecessore il prof. don Marino Rossi che per 9 anni ha guidato lo Studio Teologico. Nel 2022 sono deceduti due docenti emeriti: don Giuseppe Russolo, docente di musica e mons. Luciano Padovese docente di teologia morale. Voglio ricordare anche don Renato Martin e mons. Fermo Querin che, a vario titolo, hanno lavorato nello Studio Teologico. Tra le novità offerte da Veritatis gaudium il nostro ITA ha portato le lezioni al pomeriggio nei giorni di lunedì e martedì, e al mattino nei giorni di venerdì e sabato. Mercoledì mattina le lezioni sono in collaborazione con Treviso e Vittorio Veneto. L’ITA è in sinergia con tutti gli Uffici della diocesi e, in futuro, avvierà relazioni anche con il mondo universitario e culturale del territorio. Confidiamo che le varie competenze non vadano disperse». Al termine della mattinata sono stati consegnati i diplomi di Baccalaureato a due ex-studenti che hanno conseguito il titolo nell’Anno Accademico 2021-2022: don Linus Nwachukwu e don Innocent Okoroama.